Bari, Melegnano, Siracusa e Trento in prima fila contro la corruzione

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È iniziata la collaborazione che vedrà impegnate per due anni la QUATTRO AZIENDE SANITARIE in qualità di pilotI del progetto “Curiamo la corruzione”

Transparency International Italia e i partner Censis, ISPE Sanità e RiSSC si si sono attivati sul territorio con lo scopo di contrastare la corruzione in sanità, nell’ambito del progetto “Curiamo la corruzione” finanziato dalla Siemens Integrity Initiative. L’ASL di Bari, l’ASST di Melegnano e della Martesana (MI), l’ASP di Siracusa e l’APSS di Trento saranno le prime quattro in Italia a poter partecipare attivamente al progetto come azienda pilota, con l’obiettivo di prevenire e contrastare in maniera più efficace corruzione e sprechi.

Il progetto ha un obiettivo molto ambizioso: aiutare il sistema sanitario nazionale a ridurre il livello di corruzione grazie a una maggior trasparenza, integrità e responsabilità.

Le attività in programma mirano innanzitutto ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno della corruzione, a istruire e formare dirigenti e staff e a implementare e testare sul campo strumenti anti-corruzione e modelli organizzativi innovativi. Da qui, l’importanza del lavoro che sarà svolto insieme alla 4 strutture sanitarie, dove gli strumenti anticorruzione verranno testati e monitorati per 2 anni in collaborazione con il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e lo staff designato dalle organizzazioni.

La collaborazione si spera aiuterà l’azienda a mitigare i rischi di corruzione e di spreco e aumentare l’efficienza per offrire un servizio sempre migliore ai cittadini.

“Avremo la fortuna di collaborare con 4 aziende situate in regioni con specifiche  caratteristiche, anche per ciò che riguarda il rischio corruttivo. Andremo a coprire il nord, il centro e il sud Italia” spiega il presidente di Transparency International, Virginio Carnevali.

Questa diversificazione geografica è molto importante in un Paese come l’Italia, dove non solo la sanità è gestita a livello regionale, ma dove inoltre la percezione della corruzione nel settore sanitario varia sensibilmente, secondo i dati dello European Quality of Government Index 2013, da territorio a territorio.

Oltre a momenti di formazione anticorruzione, le aziende sanitarie avranno modo di testare tra gli altri strumenti innovativi per il whistleblowing, per la pubblicazione dei dati aperti, per garantire l’accesso alle informazioni ai cittadini, per rendere più sicure le gare d’appalto.